PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Si tratta di un progetto educativo non somma di singole iniziative, ma risultato dell’attività del Collegio dei Docenti che, partendo dalla riflessione su valori educativi condivisi, elabora, in momenti successivi, le strategie e gli strumenti atti a conseguirli, cercando di rispondere a bisogni reali e attese legittime di famiglie e studenti, anche in rapporto e in collaborazione con il territorio.
Il P.O.F. si presenta, dunque, come uno strumento di orientamento e di comunicazione che accompagna lo studente e la famiglia per tutto il percorso scolastico nonché come punto di riferimento indispensabile per l’organizzazione didattica e organizzativa della scuola nel suo complesso.
Esso deve essere conosciuto da tutti e tutti devono concorrere alla sua realizzazione ed al suo continuo miglioramento; le attività annuali e la struttura organizzativa che devono sostenerne l'elaborazione hanno, infatti, bisogno di essere annualmente aggiornate, pur mantenendone le scelte educative di fondo. Pertanto deve essere continuamente monitorato, valutato, modificato ed integrato con modalità e strumenti che rispondano a criteri di chiarezza e coerenza, affinché esso contribuisca sempre meglio alla realizzazione del progetto educativo della scuola e risponda adeguatamente alle esigenze formative degli studenti nell’interesse loro e delle famiglie.
In questa sezione è possibile scaricare l'elenco dei progetti presentati dai docenti all'inizio dell'anno scolastico di riferimento, approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto. Per alcuni progetti dell'anno scolastico in corso è stato richiesto un finanziamento tramite adesione ad un bando; la loro attivazione è subordinata all'esito positivo di tale richiesta.
PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), è stato elaborato dal Collegio dei Docenti, ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dalla Dirigente Scolastica con proprio atto di indirizzo.
Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto.
Esso rappresenta non solo un documento con cui la nostra scuola dichiara all’esterno la propria identità, ma un programma completo e coerente di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane e materiali con le quali l'Istituto intende perseguire gli obiettivi e le finalità dichiarate.
In quest’ottica la nostra scuola si pone come missione quella di "assicurare la migliore formazione possibile al maggior numero di studenti possibile", impegnandosi a raggiungere, anche per il futuro, quegli standard qualitativi che l'hanno sempre contraddistinta.
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
Il processo di valutazione, definito dal SNV, inizia con l'autovalutazione. Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di autovalutazione (RAV). Il rapporto è composto da più dimensioni ed è aperto alle integrazioni delle scuole per cogliere la specificità di ogni realtà senza riduzioni o semplificazioni eccessive. Il rapporto fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento (P.d.M.) è la pianificazione di un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV.
PIANO DELLA FORMAZIONE
La legge 107/2015 propone una rinnovata visione della formazione in servizio del personale docente, qualificandola come “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124, art. 1); riconosce, inoltre, che la partecipazione ad azioni formative deve riguardare l’intera comunità scolastica. La più recente Nota MIUR 15 settembre 2016, prot. N. 2915, recante le Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico evidenzia l’importanza della formazione in servizio e rimanda al Collegio dei Docenti la definizione degli impegni di formazione, sulla base degli indirizzi forniti dal Dirigente Scolastico.
PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITA'
La normativa (Direttiva MIUR 27/12/2012, C.M. n° 8/13) prevede come strumento programmatorio la formulazione del Piano Annuale per l'Inclusione (PAI) che deve essere predisposto dal GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione che comprende al suo interno il vecchio GLHI) e deve essere approvato dal Collegio dei Docenti.
Il PAI è uno strumento che può aiutare a contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”.
Il PAI del nostro istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che, favorendo il percorso di apprendimento degli alunni che necessitano di specifiche esigenze educative, risulti capace di offrire loro un contesto più efficace.
RENDICONTAZIONE SOCIALE
Con la Rendicontazione sociale si realizza la fase conclusiva del ciclo di valutazione delle istituzioni scolastiche descritto nel D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80. Per la prima volta tutte le scuole sono chiamate a dare conto dei risultati raggiunti con riferimento alle priorità e ai traguardi individuati al termine del processo di autovalutazione. Attraverso la Rendicontazione sociale ciascuna scuola, infatti, da un lato dichiara quanto realizzato, evidenziando i risultati raggiunti grazie all'autonomia che ne ha caratterizzato le azioni, dall'altro orienta le scelte future, in modo da fissare con più consapevolezza le priorità strategiche del triennio successivo. Per questo motivo la Rendicontazione sociale è strettamente collegata all'elaborazione del RAV, che a sua volta è funzionale alla definizione del Piano di Miglioramento (PdM) e del PTOF. La sequenza logica vorrebbe, infatti, che ogni istituzione scolastica dopo aver verificato con la Rendicontazione sociale il percorso svolto nella triennalità precedente, individui le priorità da perseguire nella successiva triennalità attraverso il RAV e pianifichi il miglioramento con il PdM, al fine di definire l'offerta formativa con il nuovo PTOF in cui, da norma, deve essere indicato il PdM.
=== DOCUMENTI ANNI SCOLASTICI PRECEDENTI A QUELLO IN CORSO ===►
DOCUMENTI ANNO SCOLASTICO IN CORSO
(IN ALLEGATO)